Una luce innocua per grandi risultati terapeutici : led-terapia

 

 

Fino all’anno scorso non avevo sentito parlare di terapia di fotomodulazione o laser freddo se non da una giovane fisioterapista di Torino che lo usava  già da 3 anni , assolutamente entusiasta dei risultati.

Dopo un consulto in famiglia abbiamo deciso di acquistarla  e buttarci in questa avventura .

Questa metodica utilizza uno spettro di luce infrarossa (630 nm-880nm) completamente atermica, indolore  e priva di effetti collaterali ed  è approvata in USA dal FDA e in Italia dal CNR di Pisa

Viene utilizzata da oltre 40 anni in tutto il mondo da medici , chiropratici, fisioterapisti. Inizialmente è stata utilizzata dalla  NASA.

Nel mondo ci sono in letteratura piu’ di 2500 pubblicazioni di tale metodica ed è molto diffusa  negli USA, nel Sud America e in Russia . Al contrario è poco conosciuta in Italia

Essa esercita un azione a livello cellulare  sui mitocondri attivando la produzione di ATP e cioe’  di energia da parte delle cellule.

Ne deriva riduzione del dolore per attivazione diretta dei recettori del dolore, un effetto antiinfiammatorio e riparativo su tutti i tessuti  nonché  decontratturante potente. Determina inoltre un aumento delle endorfine e della serotonina con aumentata sensazione di benessere

Il meccanismo di azione sui mitocondri è già utilizzato nel campo delle medicine non convenzionali : si è visto infatti come alcune sostanze come i polifenoli del thè verde e il resveratrolo agiscono a questo livello . E il fatto che il commercio di queste si stia espandendo è già un indice della bontà di queste sostanze e del meccanismo d’azione.  Anche l’Omeopatia utilizza prodotti che agiscono a questo livello : per esempio viene prodotta una confezione unica dei catalizzatori che racchiude in forma omeopatica appunto tutti i catalizzatori del ciclo di Krebs .Chi l’ha provata è stato molto soddisfatto e un mio collega ha scritto la tesi di Omeopatia sulla  efficacia di questa nel miglioramento delle prestazioni sportive.

Tornando alla fotomodulazione i risultati non si sono fatti attendere ed i pazienti sono arrivati già presto in un buon numero grazie al passaparola da parte di chi l’aveva provata con successo.

Attualmente ho trattato circa un centinaio di casi , la maggior parte dei quali avevano già provato altre terapie , alcune delle quali costose e invasive  e senza successo .

Ho calcolato che circa il 65% ha avuto una remissione completa della sintomatologia in un numero medio di 4 sedute .  Peraltro pressocchè tutti mantenevano lo stato di benessere nei mesi successivi.  Dei rimanenti alcuni hanno avuto una risposta parziale, altri hanno rinunciato troppo presto alla terapia (dopo un paio di sedute) per ragioni economiche o di scarsa convinzione . Altri infine hanno risposto in modo netto qualche settimana dopo il termine dei trattamenti precedentemente giudicati inefficaci. In  definitiva i casi in cui è stata veramente inefficace potevano contarsi sulla dita .

Alcuni casi sono risultati quasi dei miracoli . Li riporto di seguito :

Ragazzo di 17 anni con calcificazione di 5 cm da pregresso ematoma  del m quadricipite femorale . Aveva già girato parecchi specialisti senza successo  :  risposta completa dopo 5 sedute

Uomo di 40 anni con periartrite calcifica . Completa immobilità dell’arto e forti algie notturne : risposta completa dopo 5 sedute.

Donna di 49 anni con periartrite calcifica . Algie forti e completa immobilità dell’arto  : risposta completa dopo 4 sedute in 3 gg

Uomo di 50 anni con tendinopatia del t d’Achille dopo somministrazione di Levoxacin . Camminava con stampella . Risposta completa dopo 3 sedute. Dopo 1 seduta aveva già deposto la stampella

Donna di 39 anni con lombalgie, stanchezza cronica, stipsi e perdita della libido : dopo 6 sedute passa la lombalgia , riprende le forze, ritrova la libido

Donna di 62 anni : cervicalgie da 5 anni che la obbligano a portare sempre la sciarpa : risposta completa dopo 8 sedute .

Uomo di 38 anni : lombalgia da mesi : remissione completa alla 1° seduta

Uomo di 65 anni : tendinosi del t d’Achille con spessore del tendine doppio del normale e evidente difficoltà alla deambulazione :  risposta completa in 5 sedute

Donna di 58 anni : Algie ginocchio di n.d.d  . Già provate senza successo terapie con Gel piastrinico . Risposta completa dopo 3 sedute.

Uomo di 29 anni : strappo muscolare m bicipite femorale chiaramente evidenziabile all’ecografia  con difficoltà alla deambulazione . Risposta completa in 3 sedute e ripresa attività sportiva dopo 10 gg senza ricadute.

Donna di 70 anni : Algie ginocchio da 6 mesi dopo impianto protesi monocompartimentale che la obbligavano ad assumere antidolorifici oppiacei: risoluzione completa dei sintomi dopo 8 sedute.

Nell’opinione comune ci si sorprende del fatto che risulti  possibile la scomparsa del dolore in casi in cui ci siano marcate alterazioni anatomopatologiche evidenziabili radiologicamente , come una notevole artrosi o grosse calcificazioni da periartrite . Quello che pochi capiscono è il fatto che non c’è nulla che debba necessariamente creare un dolore notevole : il dolore è dato dall’infiammazione acuta creata da uno sbilanciamento delle citochine nei tessuti con una prevalenza di IL6 e IL 8 e riduzione dell’IL10 .  La foto modulazione determina una regolazione delle citochine con riduzione delle prime e aumento della seconda . Il paziente continuerà ad avere l’artrosi o la calcificazione da periartrite senza avere dolore e qualora dovesse tornare si riequilibrano nuovamente le citochine . Che poi a pensarci bene è abbastanza assurdo pensare che chi ha un alterazione  irreversibile banale come una calcificazione  debba soffrire le pene dell’inferno per tutto il resto dei suoi giorni . Eppure nell’ambito della medicina convenzionale  sembra essere quello che ti fanno credere .

Credo che i risultati siano comunque stati condizionati in senso migliorativo dall’utilizzo contemporaneo dell’ecografia perché ha permesso di trattare alcune alterazioni in modo più mirato , e ha permesso un continuo monitoraggio delle alterazioni  specie in caso di tendiniti , borsiti e strappi muscolari

 

 

Un’altra grande soddisfazione è stata data dal fatto che parecchi pazienti arrivavano dicendo che dovevano farsi operare oppure avevano già l’appuntamento per l’intervento chirurgico e che eseguivano la terapia per poter arrivare all’intervento cercando di non soffrire troppo . Ne avro’ contato una decina che alla fine hanno deciso di non farsi operare

Alcuni si preoccupavano di dover fare altri esami come la RM , grande spina nel fianco dei medici di base che subiscono forti pressioni per non richiederla , quando con una semplice ecografia o semplicemente passando al trattamento senza doversi preoccupare troppo della diagnosi ha portato anche a risparmiare sulle indagini radiologiche .

 

Sono proprio questi ultimi due elementi che dovrebbero essere valutati anche dalle autorità perché questa metodica cosi’ poco onerosa economicamente potrebbe far risparmiare molti soldi per la salute soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo , se solo ci fosse la volontà politica. 

 

17/1/2017